Agosto 2008
"Vivere il momento" -
Dialogo tra Autori
di Angela Battaglia
”VIVERE IL MOMENTO” –
Dialogo tra Autori
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GRAZIE ALL’AUTORE DI
tag/angela-battaglia
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E’ dal mese di aprile che ho visto il “Blogs about Angela Battaglia” sul sito wordpress: grazie.
http://it.wordpress.com/tag/angela-battaglia/
E’ magnifico. Un mix di musica e parole. Parole e musica. “Il momento (Forse)” e “Adagio per archi” di Samuel Barber.
http://there4life.wordpress.com/2008/02/04/musica-adagio-for-the-strings-istantanea-musicale/
Quell’immagine, avatar,
stranamente me la sentivo familiare: mi ricordava un quadro del pittore Guy Boldrini.
che “rivisito” oggi cercando nel web qualche notizia su un pittore tra i tanti amici pittori che frequentavano l’ambiente della mia famiglia di origine
Da “Il Gazzettino” del 6 febbraio 2008, a firma di Enzo di Martino:
“VENEZIA – Gli artisti lasciano con le loro opere segni e tracce riconoscibili, anche a distanza di tempo, del loro tormentato passaggio esistenziale. Come accade di vedere in questa interessante mostra (aperta fino al 30 marzo) dedicata a Gustavo Boldrini (Venezia 1927-Salsomaggiore 1987) nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Curata da…”Da “IL GAZZETTINO ONLINE” del 21 gennaio 2008, a firma di Ennio Pouchard
”VENEZIA - Presente alla Biennale del 1956 e giudicato allora tra i giovani pittori italiani più interessanti, Gustavo Guy Boldrini (Venezia 1927- Salsomaggiore 1987) ricompare nella città natia con una mostra che fa parte…”“vivere il momento” o LI che dir si voglia (:P) in emozioni QUI”
____________EMOZIONI (appunto!)
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Nella musica dolce,
la sigla di un programma,
c’è la dolcissima tristezza,
di una cosa bella che finisce.Vorresti trattenerla ancora per un po’.
Non puoi: è finita, insieme alla tua gioia.
Si faranno compagnia in un altro momento.Un altro. Non lo stesso.
E senti di aver perso un pezzetto di te.
Svanito. Sfumato.
Ti senti “meno un po’” senza poter far niente.Accetti rassegnata la nuova situazione,
vana è la ribellione.
Ma forse la dolcezza la trovi ancora dentro,
mista al silenzio della malinconia.Le labbra chiuse, serrate fra di loro,
forse vuol dire avanti, c’è il dopo:
gusta anche quest’attimo di lieve malinconia.
E poi?
Poi, gli occhi fuori alla finestra
ad osservare oscillanti rami di un pino,
che vibrano col vento.
Vibri anche tu adagio, un po’ più forte.
Sussulti, poi.
Col ritmo incessante delle tue sensazioni.Angela Battaglia