Comunicazione & Forme



 

 

 

 

           Febbraio 2005

   Il Vangelo rispetta e promuove la dignità di ogni persona e rende abitabile la terra

TERAPIE SULLE STAMINALI

           di don Franco Tassone

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Articoli e Servizi Particolari

                                                                             

IL VANGELO RISPETTA E PROMUOVE LA DIGNITA'

Di OGNI PERSONA E RENDE ABITABILE LA TERRA.

 Teologia ed Etica, in sintonia

 

 - TERAPIE SULLE STAMINALI -        

 


La responsabilità di animare la nostra cultura da discepoli di Cristo, come lievito che fa fermentare tutta la pasta, ci spinge a scrivere sull’argomento delle cellule staminali. Il Vangelo è il modo più bello e più “vantaggioso” che esista, perché, più di ogni altro, rispetta e promuove la dignità di ogni persona, rende abitabile la terra e favorisce una convivenza nella giustizia e nella pace. Con una costante lievitazione sociale nell’amore e nella verità, certi che la cultura della verità e dell’amore che dobbiamo ricostruire e diffondere proclamando la verità rivelata da Cristo, e la gratuità di Dio e del suo amore come risposte al dubbio e all’angoscia dell’uomo contemporaneo. Ci viene infatti spesso spiegato che le cellule staminali embrionali rappresentano se non l’unica, sicuramente la via migliore per lo sviluppo di terapie cellulari salvavita. Si allude spesso al fatto che le terapie a base di cellule staminali embrionali sarebbero addirittura già disponibili. A dispetto di un oggettivo, significativo potenziale terapeutico, non esistono terapie, nemmeno sperimentali, che implichino l’impiego di cellule staminali embrionali. Non è attualmente possibile prevedere se e quando questo diverrà possibile, data la scarsa conoscenza dei meccanismi che regolano l’attività di queste cellule, che ci impediscono di produrre le cellule mature necessarie per i trapianti. Ma non meno importante, esistono numerose terapie salvavita che rappresentano realtà cliniche importanti, quali le cure per la leucemia, le grandi lesioni ossee, le grandi ustioni, il trapianto di cornea. Tutte queste si basano sull’utilizzo di cellule staminali adulte. Inoltre, sono in fase di avvio nuove sperimentazioni sul paziente che implicano l’utilizzo di cellule staminali cerebrali umane. Le terapie cellulari per le malattie degenerative non si basano solo sul trapianto di cellule prodotte in laboratorio. Esistono tecniche altrettanto promettenti basate sull’attivazione delle cellule staminali nella loro sede di residenza. Saranno quindi le cellule del paziente stesso che si occuperanno di curare la malattia, una volta stimolate con opportuni farmaci. Ovviamente, trattandosi delle cellule staminali del paziente stesso, i problemi di rigetto che, ricordiamolo, possono esistere col trapianto di staminali sia embrionali che adulte, in questo caso non sussistono. Forse vorremmo anche noi guarire il Papa, ma il sommo bene non deve andare a scapito della verità e dell’Etica.
 


 

 

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Don Franco Tassone