Novembre 2008
RITRATTO D'ARTISTA -
Intervista a Xante Battaglia docente di Pittura Accademia Belle Arti di Brera
-
di
M. Elena Quaiotti
Ritratto d’artista –
Intervista a Xante Battaglia
_________________________________________
XANTE BATTAGLIA - 12 novembre 2008
E’ un’intervista non programmata, ad un artista di fama internazionale che abbiamo l’occasione di incontrare in un momento di intimità famigliare. Prima arriva la sua voce, dal ben distinguibile accento calabrese, e poi lui, che si siede quasi divertito, ma ignaro di trovarsi di fronte ad una “profana” dell’arte…Ho sentito parlare di Lei, sa che l’hanno definita un “mezzo folle”?
- (Ride) Chi mi ha definito così?
Secondo me è un complimento!
- Il complimento più bello è se mi definiscono tutto folle! Ma sono persone di Pavia o di Milano che mi hanno definito così?
Della provincia di Pavia, quindi detto con ammirazione da persone con la mentalità pavese è ancora più un complimento!
- Sono invidiosi… (Ride)
Cosa significa essere un artista in questi anni, attecchisce ancora?
- L’arte esiste da quando esiste l’uomo, è sempre necessaria all’uomo e, in base ai tempi in cui vive, l’uomo usa i mezzi che ha a disposizione. L’artista da sempre ha usato i mezzi, adesso si usa anche il computer e via dicendo, ma la cosa importante è la creatività, il mezzo per arrivare all’arte rimane il mezzo.
Significa che avendo più mezzi c’è la possibilità di avere più artisti?
- Beh, poi in tutti i campi c’è l’abuso… siccome l’arte è un mito sono molti che vogliono fare arte, ma non tutti sono artisti veri. I falsi artisti o gli artisti falliti sono pericolosissimi, nella scala sociale sono i peggiori insomma.
E Lei come si ritiene?
- Ah beh, io mi ritengo attraverso quello che leggo… ormai da anni leggo che dicono che sono artista e che creo…
(In effetti basta vedere cosa Google “riserva” a Xante Battaglia…) Per molti artisti la fama arriva solo dopo la morte… secondo Lei vale ancora?
- Si, però vale meno, fortunatamente…
Qual è la sua tecnica artistica favorita?
- In base all’opera che mi viene in mente da creare scelgo il mezzo da utilizzare, non ho preferenze particolari. Dalla fotografia alla tela, tutto è arte.
E la scultura?
- Spesso uso la creta, quella tradizionale, l’argilla. Ma spesso faccio sculture anche con oggetti trovati, tipo le lattine del supermercato. Faccio opere concettuali, quindi anche sculture con contenitori del consumismo.
I suoi orari preferiti per creare?
- La mente cammina sempre, ma per esempio io normalmente sono molto in forma dalle tre del mattino fino alle otto, quando già ho dormito.
C’è qualche musica di sottofondo che può ispirarla in modo particolare?
- No, l’ispirazione sta nel pensiero, il fatto della musica di sottofondo è solo per creare un ambiente di lavoro più confortevole.
Cosa significa il suo soggetto preferito, la “figura arcaica”?
- E’ una proposta dei valori antichi attraverso la maternità inventata in maniera metafisica, quindi, per rafforzare questo valore arcaico, poi contesto il consumismo.
A me è sembrata quasi una sua ossessione…
- Si perché poi quando si ha uno stile si insiste, non tanto per fare copie ma si insiste per perfezionare, è una passione/ossessione. Faccio un esempio, Morandi ha fatto nature morte e bottiglie per anni, molti critici provinciali lo hanno tacciato di riprodurre sempre le stesse cose: in realtà era un suo messaggio molto preciso, l’insoddisfazione del lavoro lo portava a cercare la perfezione.
Ma torniamo alla figura arcaica…
- La mia partenza è stata dalle donne in nero, magari velate o con un fazzoletto in testa, uno scialle, non so come si chiama. Poi con il tempo è diventata una figura spirituale, inventata.
Ha mai pensato di scrivere un’autobiografia o comunque di raccontarsi?
- Tanti hanno scritto e scrivono sempre. Io non scrivo perché, come battuta dico sempre, “vivo”: per vivere non ho tempo per scrivere, se dovessi scrivere dovrei smettere di vivere. Ti confesso che mi piacerebbe molto, ho il complesso del non aver scritto un libro anch’io.
Che rapporto ha con gli specchi?
- Perché questa domanda?
Intanto mi risponda, poi glielo spiego
- Intanto ho un rapporto quotidiano come tutti, non mi sono mai soffermato sull’argomento… Ti dirò, ho realizzato qualche opera d’arte con lo specchio, nel senso che ho fatto il graffito della mia figura arcaica allo specchio, in uno specchio che ho nel mio studio di Milano: quindi quando mi guardo nello specchio mi vedo attraverso la mia ideazione.
Autoritratti ne ha?
- Non molti, ma qualcuno l’ho fatto.
Il tempo che passa cosa le dà?
- Ti dirò che io ringiovanisco, più il tempo passa e, mi dicono, più ringiovanisco…
Devo dirLe che l’ultima volta che sono stata all’Accademia di Brera mi ha colpito per l’aria lugubre che ha…
- Sì, è illuminata poco, è vero. Sono stato candidato anch’io alla direzione dell’Accademia, che avrebbe bisogno di un’immagine meno triste. Ma il direttore attuale, pur essendo in pensione, ha chiesto al Ministero di restare ancora qualche mese…
Cosa insegna all’Accademia di Brera?
- Pittura.
Facciamo un esempio, incontra i suoi allievi per la prima volta, non saprà chi avrà davanti. Entra in classe e…
- Io dico che più che insegnare “reinsegno”, mi “demistifico” instaurando anche un rapporto alla pari con gli allievi, quindi sono delle conversazioni che facciamo. Ho un programma preferenziale però poi alla fine faccio un tipo di insegnamento dedicato ad ognuno.
Lei sarà avvezzo ormai a comprendere all’istante chi dei suoi allievi diventerà veramente un artista
- Sinceramente si, insomma. Al mio corso si iscrivono in pochi, però bravi.
Il posto in cui Le piace di più esporre le Sue opere?
- Ho già esposto alla Biennale di Venezia, adesso mi sto impegnando per tornarci presto. Fino al 29 novembre esporrò a Cremona, poi a Milano.
Il Suo piatto preferito?
- Spaghetti al pomodoro e, non per fare lo snob, un bicchiere di champagne.
Vini calabresi?
- Il Brandi bianco.
Un’ultima domanda, è molto legato alla Sua terra?
- Si tanto che ho una casa, dove sono nato, a Gioia Tauro e ho la barca a Lipari: questa barca la uso come “seconda casa”, ci lavoro, ci vivo.Lipari, vicino all’isola di Salina, “l’isola di Neruda”…
Maria Elena Quaiotti
Mostra a Cremona di Xante Battaglia: 16-29 Novembre 2008
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=62974