Settembre 2007
I
giornalisti Maria Richichi e Gianfranco Russino sposi a Favignana -
La cerimonia si è svolta il 26 maggio 2007 -
di Redazione Comunicazione e Forme
MATRIMONIO DA FAVOLA
I Giornalisti Maria Richichi e Gianfranco Russino sposi a Favignana
La cerimonia si è svolta il 26 maggio 2007 –
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1- Maria Richichi e Gianfranco Russino
all’interno della Chiesa Madrice di Favignana
I sogni si possono trasformare in realtà quando c’è una larga condivisione.
E’ quanto si può trarre dal risultato delle Nozze, da favola, festeggiate da circa duecento invitati provenienti da diverse Regioni d’Italia (Trentino, Lombardia, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia), dei giornalisti Maria Richichi e Gianfranco Russino, redattori del giornale “Comunicazione e Forme”, che hanno coronato il loro “sogno”, vent’otto anni di età lei, trentadue anni di età lui, divenendo sposi il 26 maggio 2007 nella cornice incantevole dell’isola di Favignana in provincia di Trapani.
Accolti da un pubblico caloroso favignanese alla loro uscita dalla Chiesa Madrice,
2- L’attesa in Piazza Madrice
3 - In Piazza Madrice ospiti e pubblico
4 - All’uscita degli sposi, salutati dagli ospiti e da un folto pubblicoMaria e Gianfranco Russino hanno proseguito sull’auto bianca verso il villaggio Punta Fanfalo aperto apposta in anticipo per la stagione estiva per l’interessamento del Presidente della Valtur, Cavaliere Carmelo Patti, tra gli ospiti insieme alla moglie.
Anche per la disponibilità dell’Amministrazione comunale di Favignana con a capo il Sindaco Gaspare Ernandes, anche per la disponibilità del Comandante dei Vigili Paolo Campo e dell’Assessore Concetta Spataro che ha la duplice carica di Prosindaco di Marettimo, ci furono i permessi necessari per il traffico e per i fuochi d’artificio scanditi poi, verso mezzanotte, dalla musica toccante di Mozart suonata divinamente dal bravo pianista.
5 – I fuochi d’artificio accompagnati dalla musica di MozartAl mattino del 26 maggio, mentre il Primario cardiologo Italo Richichi, padre della sposa, e il Maresciallo Andrea Staniscia, cognato dello sposo, si recavano a Trapani per seguire l’imbarco sull’aliscafo della torta nuziale; a Favignana stava cadendo dal cielo la pioggia.
Tra i preparativi durati alcuni mesi e consueti a tutti gli sposi (ricordi di nozze, inviti, segnaposti, musicisti, musiche, elenco invitati…brani religiosi…) per festeggiare l’avvenimento più bello della vita, in questo programma era “inclusa” una giornata di sole.
Ciò che l’uomo non può, Dio se vuole può farlo. Fu in quest’ottica che Angela Battaglia, madre della sposa, disse a Maria: “Per che ora ti serve il sole? Vuoi che alle ore 10 ci sia il sole? Vedrai che alle ore 10, Dio che ti vuole bene, farà spuntare il sole”.
Ci fu il sole alle ore 10 e durò per tutta la giornata. Il sole fu ancora più caldo alle ore 17,30 quando l’abito bianco nuziale cosparso da gocce di cristallo Svarosky brillò in segno di luce, gioia e felicità all’ingresso in Chiesa per l’inizio della cerimonia religiosa celebrata da Padre Umberto, Parroco di Favignana.
6 – Ci fu il sole
7 – Verso il villaggio Valtur di Punta FanfaloTestimoni di nozze: Patrizia Russino, Andrea Staniscia, Salvatore Silanos e Deborah Battaini.
Come consuetudine del cerimoniale la Signora Maria Lombardo Russino accompagnò il figlio Gianfranco, elegantissimo, all’Altare. Come consuetudine del cerimoniale il Professor Italo Richichi accompagnò la figlia Maria all’Altare.
Ci fu il sole. E le gocce di cristallo Svarosky sparse sul tulle bianco brillavano insieme alle lacrime di commozione.
A cura della Redazione
Comunicazione e Forme