Percorsi di sviluppo dell’Area Grecanica: “Criticità ed opportunità”
Palizzi, 22/08/2004
Relazione dell'Architetto Angelo Curatola
Presidente PIT Area Grecanica
La nostra Area, che recentemente ha ritrovato nella denominazione le sue radici “grecaniche” presenta caratteri insediativi legati sia alle caratteristiche geomorfologiche sia alle dinamiche demografiche.
Da un’attenta lettura delle une e delle altre emerge una profonda frattura tra costa e montagna, una scarsa integrazione tra le diverse economie locali e produttive, un’alta dipendenza dalle aree limitrofe ed un forte degrado ambientale legato sia a fenomeni naturali che alla mancanza di adeguati strumenti di gestione del territorio, nonché un progressivo e forte spopolamento dei centri interni.
Tutto ciò ha comportato il declino di una cultura singolare e fortemente unitaria, rappresentativa di una popolazione che ormai a fatica riesce a ritrovare e mantenere la propria identità in modalità socio-economiche estranee alle proprie tradizioni.
In questo contesto si è fatto strada un processo di pseduo-modernizzazione che ha fatto perdere la percezione del territorio come fattore essenziale e delle risorse umane come fonte di sviluppo aprendo così le porte all’emigrazione ed alla affermazione di una cultura clientelare divenendo terreno fertile per la crescita della criminalità organizzata e per la frantumazione del tessuto sociale.
A queste criticità fanno però da contrasto valori positivi che in qualsiasi strategia di sviluppo sono fondamentali: il senso dell’appartenenza e di ospitalità che affondano le radici nell’antica cultura della Magna Grecia.
In questo quadro, preso atto del fallimento delle politiche fin qui attuate, si è sviluppato un percorso di riflessione e di azione per invertire la rotta con l’intento di avviare politiche e linee di intervento per conseguire un obiettivo di sviluppo a livello locale.
In tal senso il Progetto Integrato Territoriale Area Grecanica rappresenta uno degli strumenti attraverso cui è possibile mantenere collegato il sistema organico di relazioni umane, ambientali e culturali presenti nel territorio.
La strategia di sviluppo scelta dal PIT può essere definita come un processo di cambiamento delle strutture socio-economiche che rompa la staticità dei processi in atto e si avvii a superarla mediante una svolta verso l’utilizzo combinato delle risorse esistenti.
L’identità territoriale assume nel PIT un’importanza fondamentale per la programmazione dell’area in quanto costituisce l’ambito all’interno del quale si realizzano le reti di rapporti e i sistemi di relazione.
L’attenzione agli aspetti extra-economici ha costituito l’ingrediente fondamentale per la definizione della strategia e gli obiettivi del PIT: l’approccio allo sviluppo ricercato, infatti, mira ad un miglioramento del livello e delle qualità della vita della popolazione, valutato non solo in base all’aumento di capitale e di lavoro impiegati, ma soprattutto in relazione alla misura in cui rafforza l’identità culturale e la fiducia nei propri mezzi, indirizzando i comportamenti individuali verso obiettivi comuni.
Il Quadro Generale della strategia del PIT si basa fondamentalmente pertanto sulle seguenti linee guida:
1 Riqualificare il patrimonio storico-culturale ed ambientale dell’Area in un’ottica di sviluppo sostenibile, potenziando i valori e le risorse dell’identità grecanica;
2 Segnare una discontinuità ed invertire definitivamente la rotta nelle politiche urbane e territoriali per una crescita sociale ed economica dell’Area, operando in una logica di processo, a partire dalla rete delle esperienze avviate con l’obiettivo di potenziare i nodi esistenti e di crearne altri di valenza strategica nei settori e nei territori sprovvisti;
3 Aumentare il grado d’indipendenza economica tramite la localizzazione di nuove imprese e nuovi servizi ed il potenziamento dell’esistente, facilitando la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale, la partecipazione della popolazione al mercato del lavoro regolare e le condizioni di legalità e coesione sociale.
Gli obiettivi generali riassumono così questi concetti che con maggior dettaglio si rappresentano nei seguenti obiettivi specifici:
A. Sostenere il recupero, la qualificazione e la valorizzazione dei borghi e dei centri interni che presentano maggiori rischi di abbandono;
B. Sostenere la qualificazione degli insediamenti sulla costa attraverso la riorganizzazione funzionale degli spazi e dei servizi, la tutela dell’ambiente e delle coste per rispettare la naturale vocazione turistica dell’Area;
C. Tutelare e valorizzare l’ingente patrimonio culturale dell’Area ( storia, tradizioni, lingua, manufatti, paesaggi e centri storici), come risorsa fondamentale per il potenziamento del sistema locale di offerta turistica e come condizione imprescindibile per il recupero dell’identità delle popolazioni locali;
D. Promuovere la coesione sociale attraverso l’aggregazione giovanile, lo scambio intergenerazionale e l’erogazione di servizi sociali innovativi;
E. Sostenere lo sviluppo integrato delle micro-attività economiche presenti sul territorio in un’ottica di filiera territoriale e quindi: l’artigianato locale, le produzioni agroalimentari, il turismo rurale e di prossimità, la pesca e l’ acquicoltura nonché iniziative innovative nel settore dei servizi alle imprese.
La definizione delle operazione del PIT segue pertanto un’integrazione progettuale di più ambiti d’intervento attivati non solo grazie allo stesso programma, ma anche attraverso una complementarietà e sinergia tra i differenti strumenti integrati già promossi (PIAR, PSL, Patto per il Sociale).
Il fine conseguito rispecchia il principio di massimizzazione dell’efficacia delle azioni di sviluppo, contemplato dal Complemento di Programmazione del POR Calabria.
Il PIT dunque non sarà l’unico strumento per il raggiungimento degli obiettivi prima descritti, ma agirà di pari passo con gli altri strumenti di programmazione che si stanno attuando sull’Area.
Una nuova politica, delle nuove strategie, risorse da spendere non più con azioni singole calate dall’alto, ma con una programmazione razionale, socialmente equa e compatibile con il rispetto dell’ambiente, per risollevare l’area dalle precarie condizioni in cui versa da tempo.
Angelo Curatola Sindaco di Bagaladi
Relazione : Percorsi di sviluppo dell'Area Grecanica:"Criticità ed oppurtunità" di Angelo Curatola
a cura di Maria Richichi