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Aprile 2006

Pochi giorni... e scocca l'ora X-

           di Gianpiero Dèlmati

 

Articoli e Servizi Particolari

 

 

 


L’OPINIONE OPINABILE -
Pochi giorni... e scocca l’ora X

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(Intanto) volano, anche se fra le righe, ma non sempre, insulti e offese... no, non sono d’accordo su questo modo di fare campagna elettorale.
Andiamo a votare nei nostri seggi nazionali, ma prima facciamo lavorare la nostra materia grigia che, probabilmente, è la migliore fonte cui possiamo attingere, e alla quale ricorriamo per il discernimento.

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Bene... siamo a pochi giorni dall’emblematico voto elettorale... ho già espresso, in precedenza, il mio pensiero sul fatto di recarci a votare che, oltre ad un diritto di fattura democratica, è un dovere di aspetto sociale, quantomeno di responsabilità verso il Paese. Ma ciò che formula quest’opinione su questa pagina, è quell’atmosfera, quella scenografia, nonché una tale sceneggiatura che è mostrata dai media, con riferimento agli “attori” che interpretano personaggi politici. Dunque, non ho tema di smentita: più si avvicina l’ora x, più mi sembra che “il mercato delle vacche” prenda forma ... compra da noi che costa poco. Io, però, ho la qualità migliore al prezzo giusto. Noi faremo, se...; noi abbiamo fatto... loro hanno sbagliato tutto. Noi abbiamo potuto fare solamente questo perché... e via dicendo. Il tutto a gran voce! La mia opinione su questo è che senz’altro questa campagna elettorale si è colorata d’aspetti, a dir poco, folclorici (forse troppo!). Riprendendo il discorso, questi “attori mancati”, e non mi riferisco ai soliti noti, ma anche a quelli meno noti, anzi, quasi sconosciuti, visto il numero di liste presentato, pronunciano battute scontate, luoghi comuni, monologhi, entrate a taglio (gergo teatrale) che si ritrovano in un copione, con la differenza che il teatro è un giuoco sì, ma un giuoco serio! Per meglio dire: il giuoco lo fanno gli attori, e il serio lo decide il pubblico. Personalmente da ciò che vedo e sento dal più amato degli elettrodomestici casalinghi, mi sembra che il giuoco non sia giocato bene; con riferimento al serio... lasciamo stare. Ci sono serate dove gli “attori mancati” hanno persino il dono dell’ubiquità: appaiono contemporaneamente su canali diversi alla stessa ora (lo sappiamo: registrazioni). Ma per favore! Persone che dicono di rappresentare “qualcosa” o “qualcuno”, favellano in nome e per conto dei cittadini parlandosi addosso, senza ascoltarsi fra loro, senza un pò di pudore civico e con poco o nessun rispetto per chi li vede e ascolta; blaterano frasi fatte, luoghi comuni, battute da avanspettacolo ormai obsolete (alla faccia della serietà che dovrebbe essere la base poiché, a loro dire, il Paese ha bisogno di una politica seria), sparano una flotta di numeri con i quali non riescono a trovare un accordo nemmeno sul minimo comun denominatore. Inoltre, volano, anche se fra le righe, ma non sempre, insulti e offese... no, non sono d’accordo su questo modo di fare campagna elettorale, questo è solamente un modo, a mio parere, tendente a dividere nettamente il Paese in due. La mia opinione è che questi mediocri attori non sanno “fare teatro”, tanto meno recitare il testo poiché mi sembra che tutti, nessuno escluso, si fermino alla prima pagina del copione che, solitamente è composto di atti, quindi di un certo numero di pagine; forse non hanno pagine a seguire!? Una campagna elettorale così “calorosamente” portata avanti con toni alquanto aspri sostenuti dalle diverse parti e tendenti a sentimenti negativi ben indirizzati, può influire negativamente e raffreddare parte dell’elettorato. Speriamo di no. Andiamo a votare nei nostri seggi nazionali, ma prima facciamo lavorare la nostra materia grigia che, probabilmente, è la migliore fonte cui possiamo attingere, e alla quale ricorriamo per il discernimento.
Come sempre, non ho la pretesa che questo sia un articolo di colore politico, ma una semplice opinione opinabile.

 Gianpiero Délmati