Ottobre 2012
L'OPINIONE OPINABILE -
di Gianpiero Dèlmati
”L’animo demotico, le lusinghe non le accetta più”
__________________________________________
Che bello! Siamo sottoposti a centinaia di messaggi giornalieri, un “bombardamento” vocale e d’immagini che ci riempiono la giornata. Una giornata che oggi come oggi è già pesante per proprio conto. Fin dal mattino iniziamo la lotta che comporta uno stressante percorso: vuoi per la cara spesa crescente, il rifornimento di carburante (sigh!), le bollette gas – luce che fermentano, le spese condominiali ordinarie e straordinarie, l’Imu, la tassa Tarsu, l’area C, i trasporti extraurbani che lievitano. E non voglio omettere scippi, rapine verso gli anziani con gravi conseguenze di carattere fisico, furti di ogni genere, omicidi, stragi della strada, violenze, stupri e quant’altro dir si voglia. C’è anche da riscontrare una certa diseducazione civica che si riscontra nei muri imbrattati, nelle bottiglie vuote lasciate in ogni angolo se non sui davanzali delle finestre dagli “assetati” notturni, escrementi canini e non solo e, non ultimo, immondizia di ogni genere distribuita per la metropoli milanese: pezzi di mobili, vecchi materassi, servizi igienici (qui l’Amsa non c’entra) poiché è la non curanza dei cittadini a farla da padrona. E chi più ne ha, più ne metta. A fronte di tutto questo le parole dei responsabili, politici e non, sono sempre rassicuranti e intrise di buonismo. Oggi ti dicono: “ … è uno stato di emergenza”; domani: …”è tutto sotto controllo, non c’è emergenza”. Oggi “deliberano” una cosa, domani la ”ritirano” per impossibilità oggettiva. Promettono una vigilanza più stretta, più auto della polizia in pattugliamento (quante?) (Mah!). Vigili nei quartieri (quanti, quando e dove?). Queste parole noi cittadini milanesi le sentiamo da mesi. Mi sovviene un proverbio: quando i buoi sono scappati, si chiudono le stalle! Ma forse le stalle non si chiudono perché ormai … Prevenire è meglio che reprimere. Ma per prevenire bisogna conoscere, e non teoricamente. Certo è che viaggiando con auto blu sulle corsie di favore, se non a sirene spiegate, le situazioni reali non possono essere rilevate; checché se ne dica. Partecipare quasi giornalmente a trasmissioni dei media non permette di svolgere altro lavoro se non quello di “predicatore”, finalizzato a catturare –speranzosi - voti per la prossima legislatura. Per favore. Ci vuole un certo coraggio, per non dire altro, proporre le stesse facce magari sotto un simbolo diverso, per amministrare il futuro. Ma se non sei riuscito prima a risolvere i problemi, cosa ti candidi a fare? Tu “predicatore” chi vuoi incantare ancora? O pensi che il popolo non sappia valutare dopo tante legislature ciò che tenti o pensi di promettere? E’ ora di convincersi che l’animo demotico, le lusinghe non le accetta più.
Gianpiero Dèlmati