Febbraio 2006
L'Opinione di febbraio -
Alle urne, alle urne!
di Gianpiero Dèlmati
Alle urne, alle urne!
Il voto è stato una conquista sociale, ed è l’unica arma a disposizione del cittadino per poter non solo dire la sua, ma anche di affermare, oserei dire firmare, ciò che pensa
____________________________________________________________Molto bene. Eccoci in campagna elettorale. Se non altro, abbiamo atteso circa cinque anni, prima di recarci alle urne! Bene è tempo di confronti, di raffronti e di promesse... politiche s’intende. Non essendo un politologo ( e me ne compiaccio), esprimo la mia solita opinione opinabile. Dunque, il Paese ha bisogno di ... tante cose; così tante che, probabilmente, nemmeno i politici che si candidano a governarlo e/o ri-governarlo, ne conoscono l’esatto numero. Forse è vero che buoni amministratori e buoni governanti, e per buoni intendo capaci, il nostro Paese ne schiera pochi, ma è anche vero che il “sapere di politica” non è sufficiente per governare, bisogna sapere ( a mio parere) anche d’altre cose e, soprattutto, di saperle fare, che in soldoni si traduce in capacità fattive. In ogni caso, in democrazia, è il popolo che decide i propri amministratori centrali e/o no... e questo mi sembra più che giusto. La mia perplessità è che il popolo degli indecisi e di quelli che si candidano all’astensione, e sono tanti, rimangano della loro idea. In una vera democrazia, il popolo è sovrano... tutto il popolo! Perché non riusciamo a ridurre la non affluenza alle urne? La risposta la conoscono tutti: “Sono tutti uguali”, “Rubano tutti”, “Nessuno fa niente...”, Gli interessa solo il cadreghino”... e via così. Non sono d’accordo. Ascoltiamoli pure i politici candidati... ma non troppo però, stacchiamo l’ascolto prima di farci ammagliare, e valutiamo con la razionalità ciò che ci propongono. Il voto è stato una conquista sociale, ed è l’unica arma a disposizione del cittadino per poter non solo dire la sua, ma anche di affermare, oserei dire firmare, ciò che pensa. Pertanto, è mia opinione (opinabile s’intende) che chi non si reca alle urne, solamente per motivi banali come quelli sopra esposti, dovrebbe, dopo la scelta effettuata dal popolo sovrano, né lamentarsi, nemmeno più commentare le azioni di governo, qualsiasi esso sia, poiché se l’hanno meritato. E’ meglio andare a votare, è un dovere e un diritto d’ogni cittadino che si rispetti.
Gianpiero Délmati