L’opinione opinabile maggio 2009
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L’Italia ha bisogno dell’Europa così come l’Europa ha bisogno dell’Italia
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Andiamo a votare sì o no? andiamo; il voto è un dovere-diritto che spetta ad ogni cittadino appartenente ad una democrazia. Vieppiù, datosi che - e mi riferisco in particolare al voto di respiro europeo-, è opportuno recarsi alle urne, se non altro, per inviare un forte messaggio di partecipazione indirizzato a Bruxelles. L’Italia,

questo il portale italiano dell’unione europea:
http://europa.eu/index_it.htm

ha bisogno dell’Europa così come l’Europa ha bisogno dell’Italia, checché se ne dica. Un’ Europa Unita che vada oltre il “commerciale”, proiettata verso l’unità degli Stati nel rispetto dei popoli, sarà l’obiettivo futuro delle prossime generazioni, alle quali noi abbiamo il dovere di preparare la strada gettandone le basi (solo ideologia? speriamo di no…). Una grande Europa con voce in capitolo fra le potenze mondiali ma, soprattutto, una UE decisionale e poco titubante… Solo così il vecchio Continente potrà affrontare il procelloso “mare-mondo” che si sta, a mio parere, delineando. Sinceramente questo voto di giugno dovrà essere pensato, ponderato e convinto, maggiormente nelle scelte che inducono preferenze politiche. Penso anche che sarebbe poco costruttivo per il BelPaese se il risultato che scaturirà dagli elettori risultasse frammentario; ciò non gioverebbe alla causa Italia. E ancora, registrare una forte percentuale di assenteismo, nuocerebbe a noi cittadini italiani-europei, poiché se è vero che i parlamentari di Bruxelles difettano nella presenza ai seggi, tanto è vero che se i “nuovi” eletti avranno in tasca “pochi consensi”, forse potranno ergere a loro scudo e a loro volta, la poca credibilità dell’elettorato nei confronti di un’Europa Unita e, quindi, in un certo senso – anche se poco responsabile e per niente coscienzioso – la motivazione al disertare il parlamento di Bruxelles.

http://www.europarl.europa.eu/
http://www.europarl.europa.eu/news/public/default_it.htm

Augurandomi che ciò non possa essere rilevato all’indomani del voto, affermo che recarsi alle urne è e rimane un dovere-diritto cui adempiere con provata convinzione.

 

Gianpiero Délmati