Aprile 2005
L'opinione Opinabile
Un grande uomo, un grande Papa, un grande comunicatore - KAROL WOJTYLA, il Papa Grande.
di Gianpiero Dèlmati
L’opinione Opinabile
Un grande uomo, un grande Papa, un grande comunicatore - KAROL
WOJTYLA, il Papa Grande
L'OPINIONE OPINABILE - NON MODIFICABILE
Karol: un grande uomo, un grande Papa, un gran comunicatore. Karol, un uomo dedicato a Cristo, con una forte venerazione per la Vergine. Pochi uomini hanno un così determinato carattere come quello di Karol (mi piace chiamarlo così, perché era un uomo fra gli uomini), soprattutto se paragonato ad altri uomini d’alta responsabilità politica, sociale, religiosa… Karol era uomo di coraggio, di onestà intellettuale e di una grande, sentita umanità. La sua forza di comunicazione era la sua onestà d’animo, la sua visione chiara della giustizia, la sua sincerità spirituale. Con queste doti, ha saputo affrontare società di qualsiasi estradizione, poteri materiali cui ha, senza nessuna “paura”, guardato negli occhi dritto, scrutandone il profondo, smuovendone la coscienza… una coscienza prettamente umana sì, ma altamente spirituale. Karol, il Papa, non ha eguali nella storia della Chiesa, e per eguali intendo simili nella determinazione e nell’onestà dei suoi pensieri. Si è mai visto un Papa chiedere, all’umanità, perdono per quanto la Chiesa ha professato nei secoli? perdono per gli errori commessi? per come la Chiesa degli uomini ha condotto la sua “politica” verso altre religioni, altre realtà sociali? Pur facendo questo, Karol, a mio parere, ha rafforzato la Chiesa di oggi, l’ha condotta su una via di pace, di giustizia sociale, di impegno verso i giovani a riscoprire quei valori che, tradizionalmente, sono appellati con questo sostantivo. Karol, un grande pellegrino, un magnifico apostolo (“… andate e predicate il Vangelo in tutti gli angoli della Terra”...) e lui la fatto! E’ uscito dalle mura vaticane circa duecento volte… ha visitato tutti i Continenti, ha parlato in decine di lingue ma, soprattutto, ha “parlato” ai cuori di milioni di persone, in tutto il mondo, compreso i potenti, ai quali non ha risparmiato nulla, anzi. Un uomo che ha lottato contro il totalitarismo di qualsiasi genere, fino a contribuire alla caduta di regimi oppressori, non tralasciando di rivolgersi, anche, a quelle Nazioni ove le società sono più ricche, gridando le sue parole con la forza dei poveri, dei meno fortunati, dei bambini, ai quali ha sempre associato la figura di Cristo. Ha invitato i potenti ha guardarsi dentro le coscienze, affinché potessero modificare le loro arroganze, i loro egoismi, ricordando che il potere sulla terra è effimero, e che la solidarietà e la pace devono vincere per rendere l’uomo più umano, e più vicino a Cristo. Karol, un uomo di coraggio, un Papa degno di questo nome, un comunicatore che trovava le parole e i gesti dal suo naturale talento, dalla sua natura leale, sincera e colma di onestà intellettuale, ma sorretto dalla forza della fede in Cristo. Il suo “calvario” umano, forse, lo ha rafforzato nella Fede e nello spirito; la sua tenacia nel viverlo fino in fondo, gli ha aperto, ed è una mia opinione, le porte del Paradiso.
Penso che questa opinione, condivisibile da molti, meno da altri… rimane un’opinione personalmente non modificabile.
Gianpiero Dèlmati