L'inter che non ti aspetti.
Precisa ed Ordinata,
la squadra di Mancini non concede nulla al Palermo e segna due volte con Vieri.
Atmosfera delle grandi occasioni al Barbera per il posticipo della ventunesima giornata che offre un gustoso Palermo-Inter, in terra siciliana, il 30 gennaio 2005, a distanza di trentatre anni, e un mese, dall'ultima volta.
Fuochi d'artificio e fumogeni rigorosamente rosa accolgono l'ingresso in campo dei giocatori.
La cornice di pubblico è da brividi; l' intero stadio riempito di soli abbonati: Palermo è il cuore pulsante di una Sicilia che vuole vivere nuovamente il grande calcio.
Mancini presenta la sua squadra con il solito 4-4-2. Toldo tra i pali, J. Zanetti e Favalli esterni difensivi con Cordoba e Materazzi coppia centrale. La novità di rilievo è il rientro, dopo due mesi e mezzo, di Veron a centrocampo; agirà sulla destra. In mezzo Cambiasso e C. Zanetti a proteggere la difesa, mentre a sinistra il solito Stankovic.
Il duo d'attacco è formato da Vieri e Martins; a loro il compito di non far rimpiangere l'infortunato Adriano.
Guidolin ha dei dubbi fino all'ultimo, non sa se sostituire l'indisponibile Zauli con un altro uomo d'attacco oppure optare per l'inserimento di un difensore in più. Alla fine sceglie la seconda possibilità e ridisegna il suo Palermo con un 3-5-1-1 molto più prudente.
Davanti al portiere Guardalben linea difensiva a tre formata da Biava, Terlizzi e Barzagli; a presidiare le fasce ci sono Zaccardo a destra e Grosso a sinistra.
A centrocampo Corini giostra nel mezzo con Barone, che ha vinto il ballottaggio con Mutarelli, e Morrone ai suoi lati. In avanti Brienza appoggia l'unica punta Toni.
L'arbitro Trefoloni fischia il calcio d'inizio ed è l'Inter a rendersi pericolosa dopo soli 40" con una punizione di Veron che, da posizione raggurardevole, manda di poco alto.
Un minuto più tardi un'altra occasione per i nerazzurri: Martins parte in velocità sulla fascia destra, semina il suo marcatore, e, giunto in prossimità dell'area di rigore si accentra, calciando un tiro che però è facile preda di Guardalben.
Il buon inizio della squadra di Mancini è il preludio al gol che arriva poco dopo.
Al quarto minuto Veron tira una punizione da oltre trenta metri con grande potenza, il portiere rosanero respinge goffamente e da due passi Vieri insacca di testa per il vantaggio interista che gela la "Favorita".
Il Palermo cerca subito di reagire e al settimo minuto protesta per un contatto tra Brienza e Cambiasso in area interista; Trefoloni vede bene e fa continuare il gioco nonostante le proteste dei giocatori palermitani.
Al decimo la prima vera occasione per i padroni di casa; grande girata di Toni ben imbeccato da Brienza, ma Toldo è attento e blocca in tuffo.
Il Palermo sta crescendo, l'uomo in più in mezzo al campo si fa sentire, infatti l'Inter fatica ad aggredire gli avversari proprio in quella zona.
Guidolin intanto si sbraccia dalla panchina, vuole che i suoi sfruttino maggiormente la fascia destra dove Zaccardo si propone di continuo.
Al 15' Materazzi sbaglia un appoggio a centrocampo e, sul contropiede degli avversari, è costretto a stendere Morrone al limite dell'area per evitare che vada in porta.
Sul calcio di punizione seguente Toldo compie un autentico miracolo, andando a smanacciare in corner il tiro di Corini, destinato all'incrocio dei pali.
Adesso è Mancini ad agitarsi in panchina, chiede infatti ai suoi giocatori maggior pressing alto e, a Martins, di svariare alle spalle di Vieri.
Guidolin richiama capitan Corini per chiedergli di continuare a proporsi così e di non lasciare il tempo di ragionare all'Inter.
Più che altro sembra una partita di scacchi, con i due allenatori che ribattono colpo su colpo le mosse dell'avversario.
Il match è giocato su buoni ritmi; è soprattutto Martins a creare scompiglio nella difesa rosanero con le sue proverbiali accelerazioni.
Al 28', dopo alcuni minuti di predominio dei nerazzurri, sono di nuovo i padroni di casa a rendersi pericolosi con un'azione personale di Grosso che prima salta due uomini e poi viene atterrato al limite da un'entrata di Veron. Il centrocampista del Palermo sta giocando una buona gara, i compagni lo cercano spesso, ma l'Inter è ben disposta e concede pochi spazi.
Al 34' i nerazzurri non sfruttano un favorevole contropiede, infatti Martins calcia malamente sul fondo al posto di servire Vieri che era meglio appostato.
Gli ultimi minuti del primo tempo scorrono con continui capovolgimenti di fronte ma non si registrano grosse occasioni.
Al 43' un intervento maldestro di Materazzi fa pervenire il pallone nei piedi di Brienza che calcia di prima intenzione sulla sinistra di Toldo; finisce fuori di poco.
Prima dell'intervallo c'è tempo per l'ennesima accelerazione di Oba Oba che costringe Biava a fermarlo con le cattive; in un gesto di stizza il giovane e volenteroso difensore scaglia il pallone contro i cartelloni pubblicitari e viene ammonito.
Al 45' esatto Trefoloni dice che può bastare così, fischiando la fine della prima frazione.
Alla ripresa delle ostilità non c'è più Barone, sostitutito da Mutarelli; Guidolin rinuncia alla sua qualità per garantire maggior dinamismo a centrocampo.
Ma è sempre l'inter a rendersi pericolosa con un tacco di Stankovic a due passi dalla porta che viene deviato da Guardalben e, successivamente, rinviato da Corini sulla linea.
Guidolin passeggia nervosamente a bordocampo, continua a chiedere ai suoi di stare alti e corti; sa di non potersi permettere distrazioni se vuole raddrizzare la partita.
Al 57', però, passa ancora l'Inter: Stankovic scatta sulla sinistra, Veron lo vede e lo serve, parte un cross basso per Vieri che trafigge Guardalben dall'altezza del dischetto del rigore con un piattone. Il 2-0 demoralizza ulteriormente i padroni di casa.
Al 63' ennesimo errore di Materazzi che sbaglia un anticipo ma il tiro di Grosso viene deviato in corner.
Con il passare dei minuti i nerazzurri non concedono più nulla al Palermo; la squadra di Mancini è molto corta, pressa sempre alto e costringe così gli avversari al lancio lungo, facile preda della difesa.
Guidolin tenta l'ultima carta: Possanzini, all'esordio, per Terlizzi; ovvero un attaccante per un difensore. Si ritorna al vecchio 4-3-2-1.
E' il minuto 69 e anche l'Inter effettua un cambio: Kily Gonzalez (fermo dall'estate per infortunio) al posto di Stankovic.
Prosegue la girandola dei cambi con Cruz che entra per Vieri e Santana per Brienza.
Ma il Palermo non è più in campo, il secondo gol ha tagliato le gambe ai rosanero; mai in grado di impensierire seriamente Toldo nella ripresa.
L'Inter controlla la partita e crea altre due occasioni col neoentrato Cruz che vengono sventate da Guardalben.
Al 92', dopo due minuti di recupero, Trefoloni fischia la fine e così la squadra di Mancini vince 2-0; esattamente come il 30 dicembre di trentatre anni fa.
Migliori e Peggiori
Toldo: VOTO 7. Effettua un miracolo su una punizione di Corini e infonde tranquillità alla sua difesa con interventi precisi e sicuri. Alla faccia di chi lo dava per bollito: SICUREZZA
Vieri:VOTO 8. Due occasioni e due reti per lui, come ai vecchi tempi. Ma la partita di Bobo non è solo questo, infatti corre e rincorre gli avversari dimostrando un'ottima condizione fisica. DETERMINANTE
Martins: VOTO 7,5. Gli manca solo il gol. Scatta in continuazione, salta uomini a destra e a sinistra seminando il terrore nella difesa rosanero; per ulteriori informazioni rivolgersi al giovane Biava. INDEMONIATO
Veron: 7. Si sentiva la mancanza della sua qualità a centrocampo. Smista tantissimi palloni e si rende molto pericoloso sui calci da fermo. Col tempo migliorerà anche la tenuta atletica. METRONOMO
Guardalben: VOTO 5. Cerca di afferrare la punizione-bomba di Veron anzichè respingerla coi pugni, il risultato è una papera che costringe i suoi compagni a rincorrere l'inter dopo soli quattro minuti. SAPONETTA
Brienza: VOTO 6. E' l'unico che prova ad inventarsi qualcosa per scardinare la difesa interista: serve una buona palla a Toni e tenta qualche volta la conclusione, ma con scarsi risultati. Reclama anche un rigore, ma il tuffo, molto evidente, è degno del miglior Cagnotto. COMBATTENTE
mail: mariofortunato@hotmail.it
Mario Fortunato
Febbraio 2005
L'inter che non ti aspetti.
Precisa ed Ordinata, la squadra di Mancini non concede nulla al Palermo e segna due volte con Vieri