Le Crociate, affare per l' Europa
"Avanti con la spada e la croce, in nome di Dio"
Alla resa dei conti, le Crociate per la conquista della Terra santa e di Gerusalemme, si conclusero dopo una guerra che durò circa due secoli (1095 – 1291). Man mano che le Crociate erano indette, lo spirito religioso originario che le aveva animate e promosse, s’indebolì notevolmente: lo stesso ordinamento feudale si ritrovò, alla fine, notevolmente mutato. Molti nobili si erano indebitati o rovinati finanziariamente per armare le spedizioni in Terra santa; le campagne furono abbandonate a se stesse, con conseguenze legate alla produzione agricola, immaginabili. Questo in sintesi, e alla spicciolata, è il risultato passivo di un’impresa che era incominciata al grido di: “Dio lo vuole!” ma che, tuttavia, costituì l’evento più suggestivo e di rilevante importanza della storia d’Europa e dell’Asia Minore per il gran rimescolamento di popoli, il cambiamento di mentalità, costumi che determinarono diverse conseguenze, nella società di allora, portate dall’avventura delle Crociate. Tale impresa rafforzò ed arricchì, ad esempio, la monarchia francese, rendendola più potente. Anche le Repubbliche Marinare italiane, Venezia, Genova, Pisa ed Amalfi ne uscirono rafforzate, poiché, durante le varie spedizioni, esse detenevano il monopolio dei rifornimenti, unitamente a concessioni speciali privilegiate per i commerci nei porti ed in alcune città del Medio Oriente quali Tripoli di Siria, Giaffa, Antiochia, Tiro, Alessandria e Gerusalemme. Avevano ottenuto la concessione di quartieri, nei quali maneggiavano i propri affari, permettendogli, così, di estendere la longa mano sul Mediterraneo orientale e di godere, altresì, di una supremazia commerciale di cui già godevano sui mari italiani. L’Europa rimase colpita dal mondo arabo: la raffinatezza e la cultura orientali cominciarono a diffondersi in ogni Paese del vecchio continente. Nella lingua europea furono integrati circa un migliaio di termini arabi; i Crociati importarono nuove tecniche per la lavorazione dei vetri smaltati, all’uso saraceno. Sperimentarono l’arte della stampa, l’uso del compasso e conobbero la polvere da sparo. Oltre la seta, le spezie, lo zucchero, giunsero in Europa i meloni, il sesamo, i peschi, i ciliegi, i limoni, i carrubi, gli albicocchi e i datteri. Inoltre, gli Europei appresero l’arte per fabbricare gli specchi di vetro (in occidente si usavano quelli di bronzo ed acciaio). I Crociati conobbero anche le perversioni sessuali, nelle quali gli Arabi erano maestri, e tornò di moda radersi la barba, come ai tempi dei Romani. Nel periodo della Crociate si costituirono Ordini Monastico-militari per la difesa permanente dei luoghi Santi, per l’assistenza ai pellegrini e agli ammalati. I Templari furono uno dei diversi Ordini e in Francia godevano delle immense ricchezze accumulate in tutta Europa. Nel 1310 furono accusati di adorare idoli, d’omosessualità, e di essere segretamente legati ai Mussulmani. Furono arrestati, torturati e spogliati di tutti i loro averi. In seguito, con la fine delle Crociate, l’Europa fu inondata da un nuovo fervore sia imprenditoriale, sia intellettuale che,lentamente, ma costantemente, preparò la via al Rinascimento.
Dicembre 2004
Le Crociate, affare per l' Europa "Avanti con la spada e la croce, in nome di Dio"
Gianpiero
Dèlmati