Comunicazione & Forme



 

 

 

 

        Ottobre 2008

Le chimere dell'effimero -
Opinione Opinabile

di Gianpiero Dèlmati

 

Articoli e Servizi Particolari

                    www.formedicomunicazione.com                               

 

 

 

 

 

Le chimere dell’effimero,
Opinione opinabile ottobre 2008
________________________________________________________

Ormai tutti conosciamo la situazione sociale che ci circonda. In particolare, quella relativa alla sicurezza o, in ogni modo, ad essa legata direttamente o indirettamente. Scippi, furti, rapine, omicidi, stupri, truffe agli anziani, malasanità, interrogativi sulle banche, bullismo nelle scuole e altrove, bande di minorenni e adolescenti e non solo, che si divertono istigando e praticando violenza gratuita; writer pseudo artisti che imbrattano muri delle città, senza omettere bande estremiste che invocano ostilità etnico-religiose, vandalismi e, dulcis in fundo, adolescenti che concepiscono deragliamenti ferroviari… in alternativa alla noia. E quintali di droga. Spacciatori e consumatori sempre più giovani, una marea di baby pusher che, vieppiù, prolificano.Venditori di morte che si arricchiscono. Suv e macchine costosissime che spopolano nelle vie cittadine, e quant’altro possa allungare l’elenco. Certo è che a questo spaccato di società d’oggi non si può assegnare nessuna medaglia, nemmeno di cartone!
Gli psicologi e i guru della sociologia, dopo altre strade seguite per anni, riscoprono il valore della famiglia alla base della società (?!). Chiediamo loro: quale famiglia? Quella allargata magari con sei-otto nonni? Quella “spezzata” da divorzi e separazioni che contemplano tempi cadenzati per stare coi propri figli? O quelle che della scuola fanno uso di tipo “sfilata griffata? Oppure quelle che fanno seguire i propri figli da agenti investigativi privati per avere un rapporto dettagliato sui loro movimenti?
E allora, la fiducia reciproca dove sta di casa?
Mi sovviene un pensiero: ma una volta gli Oratori non erano luoghi sicuri e lontani dai pericoli? In fin dei conti, cosa cerca oggi un ragazzo che alla base non è soddisfatto di nulla? Che cosa può trovare se è di base insoddisfatto? E ancora, insoddisfatto di cosa? Il personal computer lo possiede, musica quanta ne vuole ed in tutte le salse, pure gratis…Internet e you tube ad uso e consumo, capi firmati pure; droghe e droghette…non mancano, purtroppo! Che cosa cerca? Forse qualcosa che non c’è. La mia opinione è che, forse, è giunta l’ora di sostenere che le chimere non esistono, che il traviarsi, il rovinarsi socialmente, il debellare il proprio fisico nonché la mente, è prettamente un senso di non responsabilità e mancata maturità che non comporta nessuna crescita morale e sociale, ma conduce ad un anonimato spoglio di bassa cultura, e alla chiusura d’opportunità, certamente mancanti, per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro; in sintesi, un futuro che non ha futuro. E’ ora di rivelare che quel che una parte di giovani d’oggi cerca, non c’è, e se c’è si chiama “chimera”; e quello che loro chiamano vivere è traducibile in effimero, nonché antisociale, poco civile ma, soprattutto, dannoso per loro stessi, sotto tutti i sensi. Ho un’opinione - sempre opinabile – che questa società è allo sbando, e le prossime generazioni ne pagheranno il fio!
In ogni modo, è doveroso e all’insegna del vero rilevare che di giovani in gamba ce ne sono molti, per fortuna!

Gianpiero Dèlmati