Giugno 2005
OPIONIONE OPINABILE
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Giugno, Unione Europea
di Gianpiero Dèlmati
Opinione opinabile–
Giugno,
Unione Europea
Ogni Europeo conservi la propria bandiera, ma ne riconosca una che rappresenti
Tutti -
No, stento
a crederlo. Due degli Stati membri dell’Europa unita, hanno votato No alla Costituzione
europea; sono allibito, veramente. Come, Stati fondatori d’antica data storica
hanno fatto marcia indietro?! Capisco il movente politico, cioè che,
probabilmente, il voto è stato di protesta verso il Governo di quei Paesi
(Francia e Olanda), ma, non essendo un politologo ma solamente un osservatore
istintivo, penso che ciò sia uno sbaglio: l’Europa dei popoli è
ancora lontana, e l’identità nazionale ancora forte. Possibile che non
riusciamo a formare un’unione tra noi Europei? E’ un sogno che affonda le radici
nella storia: la realizzazione di un’Europa unita è stata tentata nei
secoli, dalle monarchie egemoni, dagli stati imperiali, da espansioni territoriali
e quant’altro la storia ci ha consegnato… Senza prevaricazioni ed egemonie,
senza i muscoli degli eserciti, ma con la forza della ragione e del buon senso,
possibile che non si possa pervenire ad un’unione spontanea, un’unione d’effettiva
partecipazione democratica, di pari alleanze e diritti, nonché doveri?
Sono allibito di fronte a scelte che l’uomo esprime, magari usandole per fini
non pertinenti alla scelta dovuta… Machiavelli e il suo “il fine giustifica
i mezzi” dobbiamo lasciarlo al Rinascimento; se penso che, prossimamente, voteranno
Lussemburgo, Danimarca, Irlanda, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca e Gran Bretagna,
sono assalito da forti e preoccupanti dubbi. E qui mi sovviene una riflessione.
Se l’egemonia continentale (personalmente non condivisa) della Francia e Germania
come asse Franco -Tedesca, è in sostanza caduta, non è che la
prossima Europa sarà di “stampo inglese”? lascio la domanda aperta, anche
perché ho il sentore che sarà difficile per il resto d’Europa
poter far valere la propria voce. Questo a mio parere, sarà il prossimo
scenario e il teatro dove si muoveranno gli attori, che hanno, a suo tempo,
scritto il canovaccio ma, come in teatro, il canovaccio è solo una traccia
dove costruirci sopra la trama completa, con improvvisazioni. Improvvisazione
appunto! E’ questo che non mi lascia tranquillo… l’improvvisazione può
anche non riuscire, compromettendo tutta la trama. Occorre rinnovare, riscoprire,
rimuovere le coscienze affinché ogni europeo, conservi la propria bandiera,
ma ne riconosca una che rappresenti tutti: quella europea. E’ un sogno che rincorro
fin da ragazzo: riuscire a diventare cittadino europeo a tutti gli effetti.
Mi piacerebbe che quanto espresso non sia solamente un’opinione, ma che diventi
qualcosa di più tangibile.
Gianpiero Dèlmati