Febbraio 2010
Sul 60° festival di Sanremo -
di Iunia Valeria Saggese
A San Remo, Regione Liguria,
si è celebrato il 60° festival di Sanremo -
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Mentre nel sito web del Comune il nome è tutto intero
http://www.comunedisanremo.it/
per le ferrovie dello Stato italiano, la città dei fiori, in provincia di Imperia, si chiama San Remo
SAN REMO agosto 2009
Sanremo, un unico nome, è per il consueto Festival della canzone. Simpatiche considerazioni, come altrettanto simpatica considerazione è che la conduttrice del Festival 2010, Antonella Clerici, durante le cinque serate, dal 16 a sabato 20 febbraio trasmesse da Rai 1, fa il pieno d’ascolti. Sul festival, direttore artistico Gianmarco Mazzi, convincono canzoni e ospiti, anche se non mancano le polemiche che quest’anno vertono soprattutto sulla partecipazione del principe Filiberto e sul tema della canzone di Povia. Il teatro Ariston, da parte sua, consueta sede della gara canora, sveste l’abito tradizionale per calzare le moderne scenografie di Gaetano Castelli, che hanno il sapore di un big show all’americana. Scompare la storica scalinata, sostituita da un insolito ascensore ma in perfetta sintonia con il contesto scenico e così l’escamotage funziona. S’impone la presenza dei cantanti giovani, spesso portati all’attenzione dai talent show, che tanto vanno di moda di questi tempi, ma Sanremo 2010 è anche e soprattutto il festival delle donne, a partire dalla conduttrice, che in barba a co-conduttori e vallette, decide di calcare le scene da sola; e poi gli ospiti, quasi tutti al femminile, dalla splendida Rania di Giordania alle cantanti made in Italy, Elisa e Fiorella Mannoia, a quelle internazionali, Jennifer Lopez e Mary J. Blige. Grandi momenti di musica, di aulico spettacolo e anche di spettacolo più popolare con le ballerine del Moulin Rouge ad esempio, alle quali la Clerici si aggiunge sul finale, con il risultato di un siparietto colorato e caciarone, non propriamente sanremese, ma al pubblico è piaciuto anche quello. Insomma, forse a convincere prima di ogni altra cosa è proprio Antonella Clerici, alla quale tutto è concesso: la camminata goffa, gli abiti corti o estremamente scollati, le gaffe; in poche parole la sua forza sembrano essere proprio i suoi difetti. E così, una serata dopo l’altra, Sanremo scivola alle battute finali e tra suspense, fischi e applausi si aggiudicano la finalissima Marco Mengoni, il trio Pupo, Emanuele Filiberto, Luca Canonici e Valerio Scanu, poi risultato vincitore. Delusione invece per la superfavorita Malika Ayane, per Arisa e Simone Cristicchi, dati anche loro nella rosa dei finalisti. Alla fine il sipario si chiude, ma luci e microfoni rimangono puntati su Sanremo, che continua a far parlare, sparlare di sé. Una cosa è certa però, è stato un Festival innovativo e il coraggio di cambiare è stato ampiamente ricompensato da grandi ascolti e partecipazione di pubblico.
Iunia Valeria Saggese