Educare all’etica della vita
Buon Natale - Buon Natale ancora a voi bambini fortunati, che frequentate scuole attente a promuovere nel dialogo la vostra umanità
_____________________________________________Guidare con l’insegnamento e l’esempio la formazione dei nostri figli, cercando di sviluppare positivamente le loro facoltà intellettuali e morali, indirizzandoli verso fini elevati, significa allenare ed abituare a comportamenti cortesi, garbati e gentili, quindi nobili. Questa preparazione all’esercizio della dignità umana, fonda quel che era la paideia dei Greci: l’educazione del cittadino, come partecipazione a valori condivisi, come comune patrimonio etico-politico che, ad esempio, ritroviamo ereditato dalla nostra amatissima Costituzione 1946.
- Affinché la conoscenza non sia fine a se stessa, affinché sia sapere vero, affinché sia saggezza, la conoscenza deve tradursi in virtù personale, per vivere coerentemente con ciò che si sa: allora la scuola non può essere solo mero nozionismo, ma luogo di dialogo dentro cui sviluppare valori condivisi, luogo di comunicazione e di riflessione che illumina l’umanità dei bambini alla scoperta ed allo stupore della conoscenza, alla scoperta della loro vita-in-relazione, alla scoperta dell’etica della vita.
- La rinascita di un nuovo Umanesimo culturale, questa nuova paideia, accadono con difficoltà, perché accadono in una società rassegnata ad identificare il successo con la ricchezza, il successo formativo con l’altezza dei voti in pagella, la bravura degli Insegnanti con il loro “buonismo” e con il numero dei compiti risultanti nei quaderni o peggio, con il numero delle gite o delle feste scolastiche, anziché con la qualità dei dialoghi che sviluppano competenze personali.
- Quando l’affetto degli adulti, troppo e nocivamente mitiga l’apprendimento delle regole e della disciplina che formano il carattere, che guidano alla crescita, che traggono fuori il talento, che traggono la vocazione di un ragazzino, quando manca il colloquio educativo, allora, dove trovano i nostri figli, i luoghi che danno alle virtù il modo di tradursi in abitudini? Come farsi una corazza destinata a fare da salvavita nelle immancabili traversie dell’esistenza?
- Quando ancora gli adulti erano per i bambini, non solo affetto, tetto e vitto, ma anche esempio disciplinato, c’era un tempo per dormire, un tempo per studiare, giocare, nutrirsi … ascoltare le esperienze, i consigli, dialogare …… Oggi, ogni adulto conserva per sé il tempo della vita, quando non lo spende in competizioni sociali stressanti, quando non è costretto a spenderlo per lavorare e guadagnar da (soprav-) vivere alla famiglia. Il frutto acerbo di questo individualismo edonistico, come di ogni altra assenza dalla vita dei figli, è l’abdicazione al compito di quella prima, fondante educazione famigliare che si dovrebbe ricevere lungamente. I frutti maturi di questa abdicazione, che consente ad adulti e piccoli ogni libero arbitrio, sono il branco anonimo di coetanei, l’onda lunga e non ancora esausta dell’uso di droga, ogni permissività, ogni ricerca edonistica del piacere, la trasgressività dei comportamenti fino all’illegalità diffusa, aree sempre più estese di devianza criminale e di patologie della personalità.Buon Natale bambini, Buon Natale a voi bambini fortunati, che vivete in famiglie con regole da rispettare, senza la paura di condizionare la vostra spontaneità, senza precoci libertà; Buon Natale ancora a voi bambini fortunati, che frequentate scuole attente a promuovere nel dialogo la vostra umanità, scuole che non hanno paura di insegnarvi che esprimersi con naturalezza personale, a cominciare dalla grafìa, non significa assenza di regole grafiche.
Buon Natale specialmente a voi bambini dei quali conosciamo il carico di sofferenze che portate nel mondo dei vostri sentimenti, voi a me così cari, perché innocenti portatori di mala educazione alla vita. Buon Natale.28 nov. ’05
Dottoressa Domenica Crea Foti
Dirigente Scolastico
Dicembre 2005
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