Giugno 2006
Quando la Comunicazione non è imparziale si attinge direttamente dalle Fonti
di Angela Battaglia
Quando la Comunicazione non è imparziale
si attinge direttamente dalle Fonti
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Cari Lettori,
sapete che per il Referendum popolare del 25 e 26 giugno 2006 io sono tra quelli che votano per il…?
Non lo sapete, né ve lo sto dicendo.
La pluralità di intenti è il meglio che uno Stato democratico possa avere.
Le opinioni diverse è giusto che ci siano.
Io mi identifico nelle indicazioni che ha dato il Presidente della Repubblica del passato Governo Carlo Azeglio Ciampi. Poi mi identifico, cioè ho una visuale che collima su tanti punti di vista, con l’Onorevole Marco Follini che ho intervistato e che stimo perché tra l’idea e la “poltrona” sceglie l’idea. Poi mi identifico con altri.
La nostra Costituzione c’è a chi piace così com’è. Inoltre ci sono Cittadini che vogliono modificarla a metà. Rispettiamo tutte le posizioni: quelle degli Italiani che voteranno per il no e quelle degli Italiani che sigleranno sulla scheda, optando per la modifica, il si.
Certo, noi siamo un giornale che contribuisce alla Comunicazione. E’ doveroso occuparcene.
Abbiamo assistito a spot televisivi poco imparziali tanto da fare intervenire, col monito, l’Autority competente che nel mese scorso aveva varato il regolamento basato sul rispetto dei principi di obiettività, correttezza, equità, e completezza dell’informazione.
Molti di noi, per poterci chiarire le idee, abbiamo seguito attentamente i dibattiti dei nostri Politici che ci hanno fornito la “completezza dell’informazione”.
Ecco che adesso, avendo recepito attingendo da Fonti attendibili e dirette, ciò che era stato omesso dalla poco imparziale comunicazione, possiamo esprimere nel referendum popolare la nostra vera opinione.
Cordialmente,
Angela Battaglia