Comunicazione & Forme



 

 

 

 

          Marzo 2007

L'opinione opinabile
Sul Governo risorto e il cilindro delle sorprese-

di Gianpiero Dèlmati

 

Articoli e Servizi Particolari

                    www.formedicomunicazione.com                               

 

 

 

L’opinione opinabile -
Sul Governo risorto e il cilindro delle sorprese

___________________________________________

Mi sono domandato quale stato d’animo può provare un elettore che ha dato la preferenza ad un esponente di partito schierato, in campagne elettorale, da una parte della barricata o dall’altra. E quando rileva che l’eletto fa del consenso ottenuto ciò che vuole? forse si sente tradito? deluso? Ma! Dove sono finite la coscienza e la morale (un valore!) del tizio che non tiene conto da chi ha ricevuto il voto, che è un mandato, quindi un incarico in esclusiva? Ma lui, il deputato, si sente sereno (avete notato che in questo periodo, sempre più frequentemente anzi, quotidianamente, l’aggettivo sereno è usato ad iosa dagli esponenti della classe dirigente del Paese?). Poiché i politici sono al servizio del Paese e dei cittadini (meglio ricordarlo di frequente), penso che chi non onora il mandato ricevuto, deve lasciare lo scranno parlamentare, e andarsene a casa datosi che, tecnicamente, è decaduta la fiducia in lui riposta. Allora è vero: lo scranno è più importante del cittadino, o no? (sic!). A questo punto, posso pensare che il povero elettore oltre che tradito è stato anche beffato, e questo non va bene! Ma, può darsi che il governo ri-sorto prende a cuore quest’anomalia(?!), anche se nutro seri dubbi in proposito. Certo è che se riduciamo la grande politica ad una questione meramente legata ai numeri che sono, fra l’altro, morfologicamente freddi, razionali e indiscutibili deduco quindi che: i valori, la dignità, la correttezza, la condotta morale, la fidelità al partito e il rispetto per il Paese risultano essere, per fortuna ancora in pochi casi, pesantemente latitanti. Cosa potrà fare l’esecutivo con pochi numeri in più a favore, e fino a quando potrà contarli? Tuttavia carne al fuoco ce n’è tanta; il problema è con chi e come cucinarla. Non lo so. Sono pervaso da un totale scoramento, poiché le minestre riscaldate, anche se con il forno microonde, personalmente, non mi piacciono. Rimane che i giochi della politica, così nobilmente definiti, mi sembrano, piuttosto, giochini, giochetti alquanto meschini, se non infantili ...(ma non siamo più bambini). Nella precedente opinione avevo scritto: “Attenti al cilindro “, e così è stato. E’ dal cilindro che è uscita la sorpresa (stavo per dire il coniglio). Ora, invece, dico: attenti al prestigiatore che, com’è risaputo, è un illusionista!
E che dire del grado culturale dei nostri parlamentari – ministri ( nondimeno già denunciato in televisione da una nota trasmissione ironica e anche un pò aggressiva), magari laureati in lettere, che usano espressioni verbali del tipo ... fui telefonato(?!); altri che, seduti nel banco del Governo, proferiscono parole, a mezza voce, un pò offensive, nei confronti di colleghi che stanno pronunziando il loro discorso parlamentare ( ... e la democrazia?), dimentichi (?!) della ripresa televisiva in diretta... provate ad osservare il labiale di quelli inquadrati dalla telecamera e... traducete. Termino dicendo che anche un’osteria può essere un “parlamento”, ma il Parlamento, non può essere un’osteria!

Gianpiero Dèlmati