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Aprile 2006

Venticinque Aprile

           di Gianpiero Dèlmati

 

Articoli e Servizi Particolari

 

 

 


L’opinione opinabile

25 aprile: manifestazione a Milano di pessimo gusto

Alcune volte non è facile esprimere un’opinione sui fatti che accadono nel nostro Bel Paese, ma non è difficile esprimere un diritto, anche se, spesso, di diritti si abusa. Ma possibile che non ci sia rispetto per l’uomo? è ammissibile che succedano fatti come quelli accaduti a Milano il 25 aprile scorso? Sembra di sì! Ebbene, se si festeggia la liberazione di una Nazione, la vittoria sulla dittatura, la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra cui dobbiamo la libertà, conquistata con grandi sacrifici, privazioni, sofferenze, patimenti, un popolo non possa essere coeso nel manifestarlo? Dobbiamo rammentarci che nel ’45 tutto un popolo ha sofferto, ha pagato i conti con la Storia, e li ha pagati salati. L’attacco al ministro Letizia Moratti è stato di pessimo gusto oltre che irrispettoso e vergognoso, giacché con la Moratti sfilava un uomo, suo padre, con tanto di decorazioni, che per la libertà ha combattuto e sofferto. Probabilmente i facinorosi che hanno provocato tutto questo, al di là dell’aspetto umano che richiama ad un comportamento civile, non conoscono la Storia del nostro Paese e, peggio, con il loro comportamento hanno dimostrato di non sapere cos’è la libertà e la vera democrazia. Sono amareggiato da ciò che sta succedendo... dopo sessantuno anni, ancora non abbiamo capito che è necessaria un’unità dei valori, un ricordare per migliorare e, migliorando, ricordare. Ma questo è per persone civili, per chi crede nei valori, per coloro che dalla Storia sanno evincere con obiettività, non con rancori e odio. Non è così che si costruisce il futuro. Il 25 aprile è un giorno di tutti e per tutti: è il giorno della bandiera italiana che, a mio parere, non dovrebbe essere mischiata con altri colori, ma solo supportata dagli animi coesi e tendenti all’unità di un popolo. Bruciare bandiere d’altri Stati in una manifestazione di tale importanza, vuol dire, e lo ripeto, non conoscere le vicende che hanno portato l’Italia verso una più ampia visione del mondo, ignorando come e chi ha pagato, anche con la vita, per liberare un popolo, soprattutto, denigrare i valori di libertà e democrazia grazie ai quali, oggi, possiamo anche scrivere queste cose.
Questa la mia opinione, un’opinione libera!

 

 Gianpiero Délmati